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La dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva

La dipendenza affettiva o love addiction fa parte delle nuove dipendenze, insieme al gioco d’azzardo, allo shopping compulsivo, alla dipendenza da internet e alla dipendenza da sesso.
Essa viene definita come una forma d’amore patologico che rischia di favorire lo sviluppo di relazioni, ahimè distruttive.
Si evince che nelle relazioni affettive, la possibilità che si sperimenti un certo grado di dipendenza dal partner è assolutamente fisiologico, poiché lo stato di bisogno di attaccamento porta a cercare connessione, protezione e amore. Questo bisogno di reciprocità favorisce la creazione di un rapporto sano nella coppia; tuttavia se viene meno la reciprocità, parliamo di dipendenza affettiva.
Quest’ultima è ritenuta una condizione psicologica complessa che porta l’individuo a basare la propria autostima e il proprio benessere emotivo sulla presenza e approvazione del partner.
Quando vogliamo indagare le cause, dobbiamo certamente ricercarle nella storia familiare.
Infatti, i dipendenti affettivi hanno sperimentato delle carenze e disattenzioni emotive nell’infanzia che hanno causato angosce abbandoniche. Sono stati sicuramente individui che hanno vissuto una deprivazione affettiva e di conseguenza cercano nel partner una continua rassicurazione e fanno costantemente richieste d’amore.
Le relazioni che i dipendenti affettivi vanno a ricercare, sono spesso relazioni sbilanciate in cui manca la reciprocità, in cui il dipendente affettivo si focalizza sui bisogni del partner, convincendosi che l’altro non lo abbandonerà. Così facendo, si rischia che la persona si annulla e che il soggetto perde la propria identità e vitalità, rinunciando a svolgere le proprie attività.
Si è visto che le persone che soffrono di dipendenza affettiva, scelgono partner poco affidabili, con alcuni aspetti di vita caotici e problematici.
Perché la psicoterapia è importante ed è altamente consigliata?
Essa interviene su due piani: sicuramente da una parte supporta la persona ad imparare a gestire il disagio che prova, in termini di ansia, paure abbandoniche, in modo tale da ridimensionare queste sensazioni e imparare a gestirle in modo più funzionale; dall’altra si aiuta il soggetto a riconnettersi con il proprio vuoto interiore; a comprenderne l’origine e a favorire una maggiore tollerabilità verso le emozioni difficili.

Dott.ssa Carmen Giordano
Psicologa Psicoterapeuta a L'Aquila (AQ)


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Dott.ssa Carmen Giordano

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